L'Umbria
Paesaggi incontaminati, immersi nel verde delle valli sinuose, e antichi borghi fanno dell’Umbria una regione incantata.
Una terra, fatta di colline, monti e valli, che nasce nel cuore dello stivale e si estende sul medio bacino del Tevere.
L'Umbria è anche la regione del Lago Trasimeno, il maggiore lago dell’Italia centrale, nel cui territorio sono presenti, ancora oggi, i resti di insediamenti etruschi, specie nell’area di Castiglione del Lago, località che unisce al fascino del paesaggio naturale, il romanticismo e la quiete delle acque del lago.
Dalle acque del Trasimeno si passa alle acque delle Cascate delle Marmore pressi di Terni, considerate tra le più belle d’Europa. Le cascate che si tuffano nel fiume Nera con un salto spettacolare di 165 metri, sono avvolte da una vegetazione rigogliosa e sono meta di sportivi amanti di canoa, kayak e non solo.
Tra le perle della regione spicca Assisi, che ha dato i natali a San Francesco, patrono d'Italia, e a Santa Chiara. In provincia di Terni sorge Orvieto, famosa per il suo spettacolare Duomo, per i palazzi, i vicoli medievali e il mitico Pozzo di San Patrizio. Il fascino dell’Umbria nasce dalla fusione tra arte e natura, dalla pace e serenità che ispirano i suoi luoghi evocativi, dalla presenza di capolavori rinascimentali e dai borghi medioevali incastonati nelle colline.
Gubbio è uno di questi, la città più antica dell’Umbria che nel medioevo raggiunse il massimo splendore; la cattedrale, il palazzo dei Consoli simbolo della città, il palazzo Ducale, sono solo alcune testimonianze che fanno di questa città un vero e proprio gioiello. Non solo l’arte attrae i visitatori a Gubbio ma anche le spettacolari manifestazioni folkloristiche della Corsa dei Ceri ed il Palio della Balestra, in onore del Santo Patrono la prima, e memoria di un antico passato, la seconda. Come non ricordare Spoleto, città pittoresca che vanta storia millenaria di cui ancora conserva le vestigia nell’architettura medioevale e rinascimentale.
I suoi viottoli in pietra ed i suoi monumenti più illustri fanno da scenario a manifestazioni culturali internazionali come il Festival dei due Mondi: una grande occasione per immergersi in un’atmosfera artistica di grande qualità.Piccola terra dai grandi sapori, l’Umbria riesce a soddisfare ogni tipo di palato: per gli amanti della carne il fiore all’occhiello è il maiale. Quest'ultimo grazie all’abilità dei norcini viene trasformato in prelibate salsicce o in saporiti prosciutti e salumi, conosciuti quelli di Norcia, da gustare con il pane sciapo che ne esalta il sapore.
Dai gusti decisi anche i formaggi, tra questi degni di nota sono il pecorino stagionato, i caprini freschi o stagionati. Nelle pietanze o come contorno, le lenticchie di Castelluccio di Norcia, gustoso ingrediente di minestre e zuppe, che hanno ottenuto dall’Unione Europea l’IGP (indicazione geografica protetta).
Il ricco assortimento di pietanze va di pari passo con la qualità genuina dei prodotti della terra, tra i quali il tartufo è il principale protagonista.
- CORALLINA
Il salame Corallina di Norcia è tipico del comune umbro in cui è nato e dove viene tuttora realizzato, rappresentando uno dei prodotti gastronomici più considerevoli della cucina della regione del centro Italia.
Solitamente, il suo impasto prevede l’utilizzo di parti scelte di spalla di suino mondate di grasso in eccesso e tendini, con l’aggiunta di piccoli lardelli tagliati a mano.
Risulta particolarmente apprezzato durante le festività pasquali in accoppiata alla pizza al formaggio e ad altre specialità tipiche della festività.
L’offerta tipica di Norcini per strada non poteva non annoverare il salame corallina caratteristico regionale, proponendolo rispettando le tipiche modalità di lavorazione impiegate in Umbria.
- PASTA ALLA NORCINA
- La prima versione della pasta alla norcina è quella che prevede l’utilizzo, assieme alle penne o agli strangozzi (sorta di grossi spaghetti prodotti senza uovo, simili ai pici senesi), di panna (o ricotta) e salsiccia umbra, particolarmente saporita grazie alla presenza di aglio e pepe.
- La seconda versione della pasta “alla norcina” è quella con il tartufo nero di Norcia (che sia lo scorzone estivo oppure il pregiato invernale), grattugiato e riscaldato assieme a olio extravergine d’oliva, acciughe e aglio.
- MONTEFALCO SAGRATINO
La denominazione di origine Montefalco Sagrantino DOCG è riservata ai vini prodotti con uve del vitigno Sagrantino in purezza, coltivate in una zona che comprende terreni del comune di Montefalco e parte del territorio dei comuni di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell’Umbria ubicati in provincia di Perugia. Si tratta di una zona molto piccola con terreni che degradano dolcemente lungo i profili collinari con altitudini dai 220 m. s.l.m. ai 472 dei rilievi collinari più elevati, presidiati da antichi borghi medievali.
Il vino Montefalco Sagrantino DOCG viene prodotti nelle tipologie Secco e Passito.
Viene sottoposto ad un periodo di invecchiamento obbligatorio di almeno 33 mesi, di cui, per la sola tipologia Secco, almeno dodici mesi in botti di rovere di qualsiasi dimensione. Per la versione Passito viene ammessa, oltre all’appassimento naturale, la pratica del controllo dell’umidità. E’ comunque vietato il ricorso al riscaldamento.
Il colore dei vini Montefalco Sagrantino DOCG nella versione secca è rosso rubino intenso, talvolta con riflessi violacei e tendente al granato con l’invecchiamento. Il profumo è delicato, caratteristico, che ricorda quello delle more di rovo prugna e cuoio che si legano perfettamente con la vaniglia data dal legno;
il sapore è asciutto e armonico, morbido e vellutato. Il Sagrantino è un vino da lungo invecchiamento grazie al suo corredo di antiossidanti naturali ed evolve fino ad 10-15 anni.
Il colore del Passito è rosso rubino carico, talvolta con riflessi violacei e tendente al granato con l’invecchiamento, mentre il profumo è ampio, delicato, caratteristico che ricorda quello delle more di rovo e di frutta rossa in confettura; al palato è dolce, armonico e gradevole.
- TORGIANO ROSSO RISERVA
La denominazione di origine Torgiano Rosso Riserva DOCG è riservata i vini prodotti con uve del vitigno Sangiovese (min.70%) e di altri vitigni a bacca nera, non aromatici e idonei alla coltivazione per la Regione dell’Umbria fino ad un massimo del 30%. Tali vitigni sono quasi esclusivamente Cabernet Sauvignon, Merlot, Canaiolo e Colorino.
La zona di produzione del Torgiano Rosso Riserva DOCG comprende l’intero territorio del comune di Torgiano in provincia di Perugia.
Il vino Torgiano Rosso Riserva DOCG deve essere sottoposto ad un periodo di invecchiamento di almeno tre anni, dei quali almeno 6 mesi in bottiglia.
Il vino Torgiano Rosso Riserva DOCG ha un acidità normale, ottima struttura, colore tendenzialmente rosso rubino intenso mentre al naso ha un bouquet delicato di aromi fruttati e floreali.
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